Droni senza patentino

Droni senza patentino: ecco cosa succede se ti “beccano” senza!

Pilotare droni senza la dovuta formazione e abilitazione è altamente sconsigliato e può comportare gravi rischi. L’impiego di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto richiede conoscenze tecniche e procedurali che solo un adeguato addestramento certificato può fornire. Chi opera droni senza patentino non ha gli strumenti per valutare correttamente fattori come condizioni meteorologiche, distanze di sicurezza, normative sul sorvolo.

 

Questo può dar luogo a incidenti con conseguenze anche serie, tanto per l’operatore quanto per terzi. Inoltre, il volo non in regola di aeromobili privi di abilitazione espone a pesanti sanzioni amministrative in caso di controlli da parte delle autorità.

 

La normativa vigente tutela la sicurezza delle operazioni subordinando l’impiego di droni al possesso della prescritta qualifica, rilasciata solo al termine di corsi di formazione teorico-pratica.

 

Pertanto, per godere in modo consapevole delle potenzialità offerte dal pilotaggio di sistemi aerei a distanza, ma anche per operare nel pieno rispetto di norme e procedure, è caldamente raccomandato conseguire un’idonea patente attraverso percorsi formativi certificati.

 

Drone senza patentino: Cosa rischia chi non è in regola

L’utilizzo di sistemi a pilotaggio remoto a scopo ricreativo o professionale è subordinato al possesso di specifiche qualifiche e autorizzazioni, come previsto dalla normativa ENAC.

 

Chi pilota droni senza il prescritto patentino rischia pesanti sanzioni. L’art. 1184 del Codice della Navigazione prevede infatti, per i comandanti di aeromobili privi di abilitazione, una multa da 10.000 a 15.000 euro e la sanzione amministrativa accessoria del sequestro del velivolo.

 

Tale norma intende tutelare la sicurezza del volo sanzionando in modo dissuasivo la condotta di chi opera senza le necessarie qualifiche e autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti. L’importo della sanzione è direttamente proporzionale alla massa del drone utilizzato senza patentino. In alcuni casi, per droni di peso superiore ai 25 kg, la multa può arrivare anche a 50.000 euro. È quindi fondamentale, per chi intende utilizzare sistemi aerei a pilotaggio remoto, conoscere precisamente le norme di settore ed essere in regola con i necessari requisiti abilitativi previsti dalla legge.

 

In caso di incidenti o infrazioni durante le operazioni, le pene possono essere ancora più gravi in presenza di danni a cose o persone. È quindi fondamentale, per evitare guai giudiziari e assicurare i necessari standard di sicurezza, acquisire la prescritta qualifica mediante corsi di formazione riconosciuti.

 

Per il pilotaggio professionale è richiesta la patente drone professionale, rilasciata solo dopo un percorso teorico-pratico finalizzato. Chi opera senza la dovuta abilitazione commette quindi anche il reato di esercizio abusivo della professione.

 

È quindi caldamente sconsigliato volare con droni senza il necessario patentino: solo rispettando le regole si può godere appieno e in sicurezza delle potenzialità offerte da questi affascinanti velivoli a pilotaggio remoto.

 

Droni senza patentino: I controlli delle forze dell’ordine

Le forze di polizia sono incaricate di vigilare sul rispetto della normativa relativa all’impiego di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto. In particolare, eseguono frequenti ispezioni per accertare il possesso, da parte dei piloti, della prescritta abilitazione.

 

Nel corso dei controlli, gli agenti possono legittimamente richiedere di esibire la patente drone, verificandone la corrispondenza con i dati del velivolo utilizzato e dell’operatore. In caso di mancata esibizione del titolo abilitativo o di irregolarità riscontrate, si procede con le sanzioni di legge.

 

Qualora durante le operazioni di polizia aeroportuale siano avvistati droni senza patentino in zone vietate al sorvolo, nei pressi di aeroporti o in situazioni di potenziale pericolo, le forze dell’ordine sono autorizzate ad intervenire prontamente per identificare il pilota e sequestrare l’aeromobile.

 

Un’attività ispettiva capillare risulta indispensabile per garantire la sicurezza operativa e tutelare i cittadini da potenziali abusi, considerando anche i severi rischi connessi all’uso improprio di sistemi aerei a pilotaggio remoto. I controlli delle forze dell’ordine hanno dunque lo scopo di verificare la corretta applicazione delle norme e scoraggiare condotte pericolose che potrebbero avere gravi conseguenze.

 

Negli ultimi anni sono stati intensificati i pattugliamenti delle zone sensibili come aeroporti, stadi e infrastrutture strategiche, al fine di intercettare tempestivamente eventuali violazioni e sanzionarle secondo legge. Solo attraverso un’efficace attività ispettiva è possibile garantire i necessari standard di sicurezza per un impiego responsabile dei droni, tutelando sia gli operatori autorizzati che i cittadini.

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